Chi siamo

La Giano s.n.c. nasce nel 2001 come azienda che opera nel settore dell’archeologia, collaborando sia con pubbliche amministrazioni sia con soggetti privati.

Iscritta all’elenco degli operatori abilitati alla redazione della VIArch presso il MiBACT al n. 197 (ex commi 1-2, art. 25, D.Lgs. 18 aprile 2016 n. 50), la ditta vanta una consolidata esperienza nella programmazione e conduzione di ogni tipo di ricerca archeologica, dalla raccolta e dallo studio dei dati da indagini non distruttive, finalizzati all’individuazione delle potenzialità archeologiche di un comparto territoriale ed alla risoluzione di eventuali interferenze con lavori in progetto, al controllo in corso d’opera, all’esecuzione di saggi e trincee esplorative sino agli scavi stratigrafici anche in estensione.

L’esperienza maturata e la spiccata versatilità sviluppata nell’applicare i più innovativi strumenti tecnico-informatici al settore dei Beni Culturali costituiscono i punti di forza della società.

DARIA PASINI

Daria Pasini

Archeologa e Socia amministratrice della Giano s.n.c. dal 2001, si è laureata in Etruscologia e specializzata in Museologia archeologica presso l’Università di Pisa. Ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in archeologia presso il medesimo ateneo, con il quale collabora dal 2012 in qualità di cultrice della materia di Museologia archeologica. Vincitrice di borsa di studio per i corsi della Scuola Interdisciplinare delle Metodologie Archeologiche dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri nel 2007 e nel 2018 titolare di borsa di ricerca presso l’Università di Pisa, Dipartimento di Civiltà e forme del sapere, sul tema “Lo spazio del pubblico e del privato dall’antichità al Medioevo: negoziazione di un confine”.
Archeologa con attività professionale continuativa dal 2001, è inoltre responsabile per la Giano s.n.c. della redazione dei documenti di verifica preventiva dell’interesse archeologico (art. 25, D.Lgs. 18 aprile 2016 n. 50). Ha condotto e diretto diverse indagini archeologiche, anche di emergenza, in cantieri urbani ed extraurbani, curando inoltre l’elaborazione e la redazione di numerose VIArch (Verifica preventiva dell’interesse archeologico) ed è autrice di numerosi articoli scientifici.

MARCO BONAIUTO

Marco Bonaiuto

Archeologo e Socio amministratore presso la Giano s.n.c. dal 2008, ha conseguito la qualifica professionale di Operatore Tecnico in Archeologia Subacquea nel 2004 ed è istruttore subacqueo WASE dal 2014 ed Archaeology Diver Instructor ed ha collaborato alla redazione del manuale “Archaeology Diver – an introduction to the Underwater Archaeology” della National Academy of Scuba Educators.
Presso la Giano s.n.c. è responsabile del settore dell’archeologia subacquea, curando le ricerche e la didattica in acqua e a terra nell’ambito del San Vito lo Capo Underwater Project; si occupa inoltre di rilievi topografici, metodologie di scavo ed implementazione di sistemi GIS.
Ha collaborato con l’Istituto di Attività Subacquee di Palermo sia in Italia, durante la realizzazione di corsi di formazione e di istruzione tecnica superiore e dei campi scuola di archeologia subacquea tenutisi a San Vito lo Capo dal 2004 al 2008, sia all’estero, durante la campagna di ricognizioni subacquee nelle aree di Agigia, Constanza, Costineci e Tuzla (Romania) all’interno del progetto “Underwater Archaeology on the Black Sea”, e nella campagna di scavo e ricognizione subacquea presso il sito medioevale di Novi Becej (Serbia), all’interno del “Programma di cooperazione tra l’Alto Belice Corleonese e la provincia di Vojvodina”. Ha inoltre collaborato al progetto di protezione del patrimonio culturale subacqueo presso Isla Grosa sotto la direzione scientifica del dott. J. Pinedo (Proyecto Isla Grosa; Cartagena – Spagna, 2014) ed ha offerto consulenza scientifica all’effettuazione delle prospezioni subacquee presso il relitto del brigantino Helmuth (Lido di Venezia, 2012) sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i beni Archeologici del Veneto.
Laureando in Archeologia Subacquea presso l’Università di Pisa con una tesi sui siti sommersi del Golfo di San Vito lo Capo, ha partecipato a numerose indagini e scavi terrestri di epoca romana e medievale.